Vertigine cervicale e terapia manuale - Dott. Grazioli Francesco
Medico Chirurgo (laurea 1981) Università degli Studi di Milano Specialista in Otorinolaringoiatria e Patologia Cervico Facciale (1985) Università degli Studi di Milano
Otorinolaringoiatra, Medico Chirurgo, Medico Chirurgo Milano, Patologia Cervico Facciale
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Vertigine cervicale e terapia manuale

Vertigine cervicale e terapia manuale

La lunga esperienza in campo clinico ci ha convinto che molte sindromi vertiginose, soprattutto di probabile origine cervicale, siano modificabili, migliorabili ed anche risolvibili con poche sedute di terapia manuale. E’ il caso della vertigine cervicale. 

Anche se non è di pertinenza stretta dell’Otorinolaringoiatra, la medicina manuale viene eseguita da molti specialisti del settore che hanno seguito corsi appositi per la manipolazione del tratto cervicale.

La manipolazione della regione cervicale alta sembra efficace nel trattamento del paziente vertiginoso. Le ipotesi più probabili sul perché ciò avvenga sono legate al miglioramento delle afferenze propriocettive e del flusso arterioso (arterie vertebrali, tronco basilare, ecc.). 

Nonostante questa evidenza basata sull’esperienza, in letteratura scientifica si trovano pochi articoli e poche ricerche specifiche. 

Vertigine cervicale: cause 

Tutti gli Autori che si sono approcciati a questa patologia, però, nelle loro ricerche e pratica clinica sono concordi nell’identificare alla base della maggior parte delle sindromi vertiginose, un disordine sensoriale distrettuale della base dell’occipite e delle prime vertebre cervicali C1-C2, senza danno dell’organo vestibolare o di apparato muscolo-scheletrico-legamentoso. 
Le vertigini cervicali hanno principalmente origine da un’irritazione del simpatico cranio-cervicale. L’irritazione colpisce in genere il ganglio cervicale superiore per una disfunzione occipite-C1-C2, ma anche il ganglio stellato per una disfunzione cervico toracica. 

Vertigine cervicale: manifestazione 

Entrambe le disfunzioni causano il medesimo effetto. Le arterie vertebrali decorrono verticalmente nella parte posteriore del rachide cervicale, attraverso i forami trasversi delle vertebre, dalla sesta vertebra cervicale fino all’atlante. 

Qui si portano dietro la massa laterale della vertebra e si inseriscono nel forame occipitaleanastomizzandosi poi con l’arteria controlaterale a livello del solco bulbo pontino. Da questa anastomosi ha origine l’arteria basilare

Vertigine cervicale: Angiospasmo

L’angiospasmo dell’arteria vertebrale, sia di origine riflessa che da spostamento dei corpi vertebrali, si ripercuote sul tronco basilare che da origine all’arteria uditiva interna. 

Questa arteria, a sua volta, vascolarizza i centri labirintici. Si ritiene che questa disfunzione di ossigenazione del labirinto porti ad un distacco degli otoliti ed alla conseguente vertigine parossistica posizionale.

Vertigine cervicale: Deficit labirintico

In pazienti affetti da deficit labirintico periferico, andando a stimolare mediante vibratore la regione cervicale posteriore, si ottiene un nistagmo di tipo periferico. 

Questa è la dimostrazione che in alcune condizioni patologiche il sistema propriocettivo cervicalepuò influenzare il sistema oculomotore , inducendo una sintomatologia vertiginosa. 

Colpi di frusta e posture errate 

La vertigine cervicale è considerata la causa principale delle vertigini che insorgono dopo un colpo di frusta. Il dolore a vari livelli può cambiare la sensibilità dei fusi neuromuscolari, alterare la rappresentazione corticale e la modulazione delle afferenze.

La medesima sintomatologia si manifesta in individui sottoposti a stress continuo oppure in persone che utilizzano molto il computer con postura errata del tronco e del capo.

Sindromi cervico brachiali

L’incidenza delle sindromi cervico brachiali è notevolmente aumentata negli ultimi anni soprattutto a carico delle fasce di età più giovani. 

La causa è da ricercarsi negli stili di vita

  • da una parte abbiamo avuto un incremento dell’uso di autoveicoli e dell’attività sportiva;
  • dall’altra la maggioranza della popolazione conduce una vita sedentaria che, con la conseguente flaccidità muscolare, può favorire le distorsioni traumatiche.

Trattamento manuale del rachide cervicale

Con il trattamento manuale del rachide cervicale si ha un sensibile miglioramento della sintomatologia generale del colpo di frusta e comunque della vertigine cervicale derivante da altre cause, con miglioramento soprattutto dei disturbi dell’equilibrio. 

Il trattamento manuale va a detendere i tessuti fibrosi, favorisce il recupero circolatorio (arterioso, venoso e linfatico) attraverso tecniche miofasciali e corregge le limitazioni articolari. 

Eco-doppler transcranico

Mediante l’eco- doppler transcranico, è stato dimostrato un aumento della gittata vertebro-basilare del 25-30% dopo aver liberato alcune articolazioni del passaggio toracico, mobilizzato il dorso con lo sblocco di C0-C1, ottenendo un beneficio sul disequilibrio e sulla vertigine parossistica posizionale. 

Pedana stabilometrica

Si è proceduto anche ad un controllo mediante pedana stabilometrica dei pazienti prima ed immediatamente dopo il trattamento. Ciò ha evidenziato un netto miglioramento della postura. Nei nostri controlli (100 casi) trattati in due anni non abbiamo avuto alcun peggioramento della sintomatologia, come invece viene riferito da alcune statistiche.

In cosa consiste la terapia manuale? 

La International Federation of Orthopaedic Manipulative Physical Therapist ( IFOMPT ) ha dato questa definizione: “ la Terapia Manuale è una specializzazione della fisioterapia per il trattamento delle patologie neuro-muscolo-scheletriche, basata sul ragionamento clinico. Essa utilizza approcci di trattamento altamente specifici, i quali includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici

Inoltre, è guidata dalle prove di efficacia cliniche scientifiche disponibili e dalla struttura biopsicosociale di ogni singolo paziente”. 

Benefici

Le tecniche manuali consistono in una grande serie di interventi passivi in cui il terapeuta utilizza le proprie mani per gestire movimenti precisi volti a modulare il dolore. Inoltre, così facendo, egli:

  • aumenta la gamma di movimenti articolari, 
  • riduce o elimina l’edema del tessuto connettivo, 
  • induce il rilassamento, 
  • migliora l’estensibilità del tessuto contrattile, di quello non contrattile e la funzionalità polmonare. 

Questi interventi implicano variabilità nelle tecniche e nei gradi di applicazione delle forze.

Manipolazione vertebrale

Fra le varie tecniche esistenti abbiamo notato che la manipolazione vertebrale (HVLA = alta velocità bassa ampiezza) è la tecnica di terapia manuale con i migliori risultati sulla vertigine cervicale.

Tale tecnica consiste in un “micromovimento” secco esercitato su un segmento della colonna vertebrale (seguito da un possibile rumore di scroscio). Il micromovimento porta le vertebre trattate a muoversi per un istante, una rispetto all’altra, ripristinando la loro normale posizione

Effetto neurofisiologico

Questo non significa che le vertebre siano state “messe a posto”. Sono, infatti, i meccanismi dello stiramento improvviso dei muscoli, del disco e delle articolazioni intervertebrali che portano ad un effetto neurofisiologico positivo nell’immediato, dunque di sollievo dal dolore e dallo stato vertiginoso. La tecnica va ripetuta nel tempo ed a cicli durante l’anno. 

Chi può praticare la terapia manuale?

La terapia manuale del rachide cervicale deve essere, però, condotta da professionisti preparati(Osteopati e Chiropratici e Medici che abbiano seguito corsi specifici) che eseguano manipolazioni, trazioni vertebrali e massaggio riflessogeno con associato allungamento dei muscoli suboccipitali. 

Riflessioni finali

Sarebbe utile per il futuro la pubblicazione di ulteriori studi di alta qualità che possano chiarire, in modo univoco, il grado di efficacia della terapia manuale sui numerosi quadri di dolore cervicale. 

Sarebbe anche opportuno, per lo sviluppo di questo settore e per la formazione del terapista, condurre trials che certifichino l’efficacia delle metodiche in oggetto. Ciò consentirebbe di identificare le tecniche più adatte per i molteplici quadri di dolore cervicale ed orientare il terapista verso un iter formativo più specializzante.

[Fonte: https://www.dossiersalute.com/vertigine-cervicale-e-terapia-manuale/]



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